Roompot-Crelan, Van Aert vuole lasciare: “È finita, ne ho abbastanza”
Wout van Aert non vuole far parte della nuova Roompot – Crelan. Il comunicato ufficiale con cui la nuova squadra annunciava la fusione tra le due strutture sembrava una buona notizia, ma la star della squadra non ci sta e si esprime duramente contro la propria dirigenza, dalla quale si sente esasperato. Malgrado abbia ancora un anno di contratto con la Sniper Cycling, struttura societaria che controllava la Veranda’s Willems – Crelan e che sarà anche proprietaria della nuova licenza, il tre volte iridato del ciclocross vuole andarsene e lo spiega in maniera molto chiara.
Intervistato da Het Laatste Nieuws, il belga esprime tutto il suo disappunto per la gestione negli ultimi mesi, ricordando i problemi con le bici, passando per la fusione mai avvenuta con la Aqua Blue Sport, che ha portato poi alla sostanziale chiusura della squadra irlandese, fino a questo annuncio di ieri, decisione della quale è venuto a conoscenza “cinque minuti prima che uscisse il comunicato”, con una breve telefonata.
Tra i tanti problemi anche quella che sembra la dissoluzione di un progetto che lo aveva convinto, con molte partenze tra i suoi uomini di fiducia, tanto tra i corridori quanto nello staff, dagli allenatori ai massaggiatori ai direttori sportivi. Una situazione che per il 24enne sfiora il mobbing: “Il vaso è stracolmo – commenta – È dificile pensare che un dipendente possa essere usato nel 21° secolo. A un certo punto arrivi al limite e quel momento è arrivato“.
Spiegando di non avere niente contro i nuovi partner di Nick Nuyens, Van Aert mostra invece il suo pieno disappunto per la dirigenza attuale. “Ne ho abbastanza – continua – Sì, la mia prima intenzione era di rispettare il contratto sino alla fine del 2019, ma ora ho cambiato idea. Me ne hanno fatte troppe, senza coinvolgermi o chiedere il mio parere”.
Una opionione che ha già espresso allo staff della squadra, avendo già parlato con il socio di Nuyens Chris Compagnie, al quale ha spiegato che per lui “è finita“. L’obiettivo del talento classe 1994 dunque ora “è sedersi da adulti intorno a un tavolo e trovare una soluzione”, ma sembra chiaro come l’intenzione sia quella di una rescissione del contratto, presumibilmente per anticipare così da subito la sua avventura con il Team Jumbo, con il quale attualmente ha raggiunto un accordo a partire dal 2020.
“Questa sarebbe una nuova squadra, che avrebbe soprattutto una influenza neerlandese – aggiunge – Quindi arriverei in una nuova struttura e dopo dodici mesi dovrei cambiare di nuovo e ricominciare…” Sottolineando come la “la struttura della squadra che aveva cominciato in maniera così promettente all’inizio del 2017 è ormai andata”, Van Aert insiste nel sentirsi quasi tradito dal comportamento di Nick Nuyens, che lo ha portato all’esasperazione, come espresso anche sui social già ieri, ventilando l’ipotesi di un anno sabbatico.
“Forse così è un po’ troppo – ammette – Ma senza vergognarmi, posso dire che queste due settimane in Italia non sono state semplici”. A quel punto interviene anche sua moglie, che rilancia: “Non sono state semplici? Si sente uno straccio, lo hanno distrutto mentalmente, ma Wout è troppo fiero per ammetterlo…”
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